Carteceo o digitale?

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L’editoria, al passo con una società sempre in movimento, non può permettersi di rimanere indietro. Tutti i segreti dell’editoria digitale.

Oggigiorno, le innovazioni tecnologiche hanno rivoluzionato anche il settore dell’editoria, che è in continuo sviluppo, dovendo trovare idee sempre nuove per appassionare il pubblico, soprattutto quello più giovane. Si favorisce il formato digitale, anche perché ha un impatto sull’ambiente pari a zero, rispetto a quello della stampa tradizionale, che è sicuramente più elevato.[1] I lettori sono attratti da giornali, libri o riviste online, accessibili a tutti e spesso gratuiti. Le innovazioni tecnologiche nel settore dell’editoria sembrano non avere svantaggi.

Cosa potrebbe sostituire le biblioteche con le loro migliaia di libri, cosa potrebbe eguagliare il fascino del fruscio delle pagine di un libro stampato o il profumo di un libro appena comprato? Niente.[2]

L’editore, il cui compito consiste nell’essere mediatore tra l’autore e il pubblico,[3] deve presentare il libro sia in digitale che in forma cartacea, rendendolo interessante, insostituibile e facilmente vendibile al lettore. Si legge: «Un editore è fatto più spesso di difetti che di qualità. Deve spingere la propria ambizione fino alla vanità, per far propria la vanità segreta dello scrittore. Deve saper mentire per poter sostenere anche i libri di cui non sia convinto. Deve, talvolta, dar credito più all’istinto che al raziocinio».[4]

Sostenere un libro, curarlo con grande passione e adeguata esperienza, trovare nuove tecniche pubblicitarie fanno in modo che sia vendibile.[5] È innegabile la comodità di leggere un libro direttamente dal nostro computer o su un dispositivo mobile, ormai di uso quotidiano, ma l’editore deve riuscire a incentivare sia la comodità di una lettura digitale che la possibilità di avere un ottimo libro tra le mani. A favore dell’innovazione, ma senza perdere nessuna tradizione!

Elisa Sgavicchia


[1] Alberto Treleani, Quale futuro per l’editoria?, Articolo online, 2017.

[2] Quadrifoglio, Dal cartaceo all’Ebook: la ri/evoluzione digitale del libro: I pro e i contro dell’abbandono progressivo delle pagine di carta, Rivista online, 2016.

[3] Romanelli, Roberta, Editoria digitale. Dalla carta all’editoria che verrà, Tesi di laurea, Università degli Studi di Bari, 2012, pp. 49-54.

[4] Citazione a cura di Valentino Bompiani (1898 – 1992), editore, scrittore e drammaturgo italiano. (cfr. https://it.wikiquote.org/wiki/Editoria).

[5] Brunetti, Martina, Quella persona è l’editor. Il ruolo dell’editor nella storia del libro, Tesi di laurea, Parma, 2016, pp. 1-7.

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