Raccogliere, elaborare e trasmettere informazioni sono da sempre esigenze dell’essere umano e forme di comunicazione sociale.
Se si analizza il giornale cartaceo è stato notato che ne esistono di molti generi, un tipo viene ad esempio distribuito gratuitamente nelle grandi città e c’è poi il classico quotidiano che si compra in edicola.
Tra i due giornali esistono sostanziali differenze contenutistiche ed informative, perché il primo si concentra molto su tematiche di interesse del cittadino, cioè ha un carattere più “metropolitano” , mentre il secondo si occupa prevalentemente di enunciare ed approfondire i grandi temi di attualità.
Ci sono poi altre differenze che riguardano ad esempio la carta utilizzata, che nel primo caso è molto economica, oppure lo stile e il lessico che nei grandi quotidiani vuole essere particolarmente curato.
La comunicazione giornalistica è molto cambiata dagli esordi e negli ultimi decenni ha perso la sua funzione di prima fonte di informazioni dato il vasto utilizzo di internet e dei social network che riescono a diffondere i fatti con grande rapidità.
Di recente il giornalismo si è infatti sviluppato on line; oggi internet svolge una funzione di autentica agorà mediatica e nel suo spazio immenso sono nati altri nuovi mezzi di espressione come i social media o il live blogging.
L’utilizzo degli strumenti informatici ha cambiato il sistema di pubblicazione delle notizie anche perché si è passati da una comunicazione one to many ad una many to many dove sono in tanti a voler far sentire la loro voce e in molti ad ascoltare.
Una maggior quantità di notizie non corrisponde però sempre ad un loro miglioramento qualitativo; un presupposto della buona comunicazione potrebbe quindi essere la capacità del giornalista di distinguere il vero dal falso e l’abilità del lettore nel riuscire a destreggiarsi nel flusso di notizie in cui si trova costantemente immerso.
Anna Maria Grattarola