La biblioterapia è stata definita, nel 1961, dal come: l’utilizzo di un insieme di letture scelte quali strumenti terapeutici in medicina e psichiatria. Un mezzo per risolvere problemi personali grazie a una lettura guidata.
Questa terapia, che negli Stati Uniti viene praticata sin dal XIX sec., ha visto il suo primo lavoro incisivo negli anni Trenta, a opera del dottor William Menninger, che la applicò con successo in ambito psichiatrico.[2]
Negli anni Novanta fu pubblicato un lavoro nel , dove veniva dimostrata la sua efficacia per ridurre i sintomi depressivi e i pensieri disfunzionali in genere.[3]
Ancora oggi, la parola ha diversi significati, a seconda del contesto in cui viene usata, dei professionisti che la applicano e dei problemi che è chiamata a risolvere. Arleen McCarthy Hynes, la prima terapeuta a inserire questa terapia all’interno di una clinica psichiatrica, individuò un’importante distinzione tra .[4]
La deve essere praticata da psichiatri e psicologi che si devono attenere a per curare patologie mentali diagnosticate.
La biblioterapia dello sviluppo viene svolta da personale non medico ed è usata per stimolare la parte sana delle persone, per promuovere la crescita personale, cognitiva e psico-affettiva.[5]
Grazie alla sua versatilità, per i contesti in cui può essere applicata e per le problematiche che può aiutare a risolvere, anche in Italia sono nati diversi progetti all’interno delle carceri, delle biblioteche e in alcune strutture sanitarie.[6]
Chiara Gradassi
[1] Brandino S., Biblioterapia: quando la letteratura e psicologia si incontrano, State of Mind, il giornale delle scienze psicologiche, 21 dicembre, 2017 https://www.stateofmind.it/2017/12/biblioterapia-letteratura-psicologia/
[2] Dalla Valle M., Esiste davvero la biblioterapia? Analisi della disciplina e possibili applicazioni nelle biblioteche, Rivista Biblioteche oggi, fascicolo 32, N. 8, ottobre 2014
[3] Messina L., Biblioterapia: “Prescrivere un libro”, HumanTrainer.com http://www.humantrainer.com/articoli/biblioterapia-prescrivere-un-libro.html
[4] McCarthy H.A., Mary H.-B., Biblio/poetry therapy. The Interactive Process: A Handbook, North Star Press of St. Clound Inc., St Cloud-Minnesota, 1986-1994
[5] Dalla Valle M., Esiste davvero la biblioterapia? Analisi della disciplina e possibili applicazioni nelle biblioteche, Rivista Biblioteche oggi, fascicolo 32, N. 8, ottobre 2014
[6] Dott.ssa Mininno Rosa, http://www.biblioterapia.it/biblioterapia.html